Le nozze della Carfagna: fiori d'arancio per coprire l'odore della monnezza

Ecco, lo sapevo, con questo blog volevo occuparmi di un argomento leggero come il gossip e di nuovo mi tocca parlare di politica, ma le cose (una volta) non erano separate?
La ministra di turno è la mora Mara Carfagna, la notizia sulla bocca di tutti è quella dell'annuncio delle nozze con l'imprenditore del mattone Marco Mezzaroma, quando si dice un nome un destino...
Ma vediamo di fare un po' di gossip...
che si può dire della Carfagna, sapete già tutto immagino...
Maria Rosaria Carfagna (chiamiamola con il suo nome, perdindirindina...), 35 anni il 18 dicembre prossimo, nasce a Salerno dove si dedica allo studio del ballo, della recitazione e del pianoforte. Tra un passatempo e l'altro trova anche il tempo per diplomarsi, per partecipare a Miss Italia (vincendo la fascia di Miss Cinema) e per laurearsi all'università degli studi di Salerno in giurisprudenza, con una tesi sul diritto dell'informazione e sistema radiotelevisivo. Ecco, lo so cosa state pensando, ma l'università di Salerno non era quella dove il figlio del rettore era riuscito a sbaragliare la concorrenza (che non si era presentata affatto all'esame) e vincere un concorso da ricercatore universitario nonostante non presentasse alcuna pubblicazione? non siate sempre i soliti malfidati, suvvia, a Salerno si è laureato pure Santoro, che c'entra... e per favore, non tirate di nuovo fuori quella storia delle effusioni saffiche tra le studentesse dell'ateneo... non era lei, anche perchè tra le sue perle di saggezza si annoverano citazioni quali "non c'è nessuna ragione per la quale lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili".

Torniamo alla storia di Maria Rosaria e dall'ascesa, da quel di Salerno, ai piani alti di Roma. Percorso non immediato, a dire il vero la Carfagna ha fatto la sua bella gavetta per conquistarsi, a pieno diritto, il posto di potere che ora ricopre: per ben 6 anni è stata la valletta di Davide Mengacci in "la domenica del Villaggio", per passare poi nel 2006 a Piazza Grande in compagnia di Giancarlo Magalli, con comparsate varie in programmi come i cervelloni, vota la voce e domenica in, senza dimenticare il calendario sexy (del resto chi non ne ha uno al giorno d'oggi?) in cui ha posato per max.
La Carfagna inizia ad approcciarsi alla politica  in occasione della consegna dei telegatti (un po' i nobel della tv...) dove ha modo di approfondire la sua conoscenza con Silvio Berlusconi, farne arrabbiare la moglie che mobilita pure il quotidiano la Repubblica per richiamare l'attenzione del marito sui suoi doveri coniugali e riportarlo all'ovile.
Del resto tra i pettegolezzi dell'ambiente circolano anche voci piccanti su intercettazioni riguardanti  telefonate ad alto contenuto erotico tra l'allora soubrette e il presidente del Consiglio, telefonate il cui contenuto ricorderebbe molto le pratiche già discusse da Clinton con la sua stagista, Monica Levinsky, che però non è riuscita a diventare ministra.
Comunque non si può dire che la Maria Rosaria non sia una precorritrice dei tempi, anzi, ha dovuto combattere non poco con il maschilismo imperante nel suo stesso partito per dimostrare che aveva tutte le carte in regola e le credenziali del caso per diventare ministra, una politica amata dal popolo, tra l'altro, visto l'alto gradimento ottenuto nelle elezioni amministrative del 2010 dove viene eletta consigliere regionale in Campania stabilendo un vero record di voti, carica mai ricoperta però perchè la Carfagna ha preferito restare in Parlamento. Specchietto per le allodole? Perchè mai, la Carfagna da ministro delle pari opportunità ha sempre avuto a cuore il destino dei suoi concittadini, anche ora che si appresta a organizzare il suo matrimonio il suo unico pensiero è risolvere la questione della spazzatura in Campania, pensiero che è diventato un vero e proprio assillo tanto che è dovuta ricorrere ad un meeting con il premier Berlusconi, Ignazio La russa, Sandro Bondi e Denis Verdini per cercare di placare le sue ansie sulla questione monnezza e potersi finalmente dedicare all'organizzzione del suo matrimonio. Berlusconi del resto è stato molto disponibile e ha dimostrato grande capacità nel comprendere i problemi della ministra, rassicurandola  probabilmente sul fatto che anche al ritorno dal viaggio di nozze il suo posto (e il suo lavoro) sarebbe stato li ad aspettarla, e poi non si può mai dire, magari le cose si aggiustano anche da sole, mica è il caso di farla tanto spessa per un po' di spazzatura....
 
Ma chi è la Maria Rosaria Carfagna politica? Sappiamo chi era come soubrette, ma sappiamo chi è diventata oggi, dopo un percorso politico intenso e certo non facile?
Beh, che dire, tra le  leggi volute e promosse dalla Carfagna troviamo quella contro la prostituzione in pubblico, ovvero il divieto a mercanteggiare sesso in luoghi pubblici, lasciando questo passatempo ad ambienti privati e riservati in quanto, a detta della Carfagna stessa "la prostituzione in strada è un fenomeno vergognoso". La prostituzione di per se no, a quanto pare.
Sempre per la serie concentriamoci sulla pulizia delle strade, la Carfagna si è battuta per il ritiro della campagna pubblicitaria "montami a costo zero", promossa da una ditta  produttrice di impianti fotovoltaici che aveva osato esporre sulla cartellonistica  una donna in posizione equivoca su un pannello fotovoltaico.
Non c'è che dire, il suo attivismo politico è davvero encomiabile, dalle prostitute alla pubblicità, l'unica cosa che al momento resta sulle strade è la monnezza...
Infine sono  della Carfagna perle preziose quali "Non comprendo chi vende il suo corpo", già dimentica di averlo fatto lei stessa, su max, allietando le giornate lavorative di migliaia di operai con le sue grazie ben esposte in spogliatoi e retro di officine.


3 commenti:

  1. Davvero non capisco perchè si debba infangare un intero ateneo solo per dimostrare che la Carfagna non è un genio. Io ho frequentato l'Università degli studi di Salerno e ti posso assicurare che non ha nulla da invidiare ad altre università quanto a difficoltà degli esami e complessità dei programmi. Gli episodi che hai riferito sono comuni a tutte le università italiane. Si sa che i "figli di" vengono favoriti. Barbara Berlusconi ha conseguito una misera laurea triennale in filosofia all'università San Raffaele di Milano e le è stata offerta addirittura una cattedra.

    RispondiElimina
  2. @ penny
    ce ne sarà anche per lei, nulla contro l'ateneo di Salerno, anzi, ci si è laureato pure Santoro e l'ho scritto, il resto sono kattiverie documentate, argomento prediletto di questo blog

    RispondiElimina