Che farà Ruby (all'anagrafe Karima El Mahroug) ora che ha raggiunto la maggiore età e non ha più bisogno di tutrici che si occupino di lei?
La ragazza sembra cavarsela bene dalle immagini che stanno circolando sul web e che la riguardano, eccola arrivare in ferrari al ristorante-discoteca Albikokka di genova che l'ha eletta come madrina (mi auguro che almeno i genovesi, proverbialmente tirchi, decidano di boicottare un locale che la impone come un modello da imitare), e poi eccola nella Milano da bere, alla discoteca Karma, mandare baci a destra e sinistra prima di finire sotto le invettive di alcune ragazze presenti nel locale che le hanno voluto fare sapere cosa pensavano di lei, usando a quanto pare una terminologia piuttosto colorita. Ma in fondo essere insultate per 2000 euro da un gruppo di ragazzine non è poi peggio che subire lo stesso trattamento nel privato di una camera da letto, dove però non ci sono le guardie del corpo a proteggerla, no?
Insomma Ruby già ha trovato lavoro, la professione di prezzemolina le si prospetta davanti come un business vero e proprio, la sua popolarità inattesa, arrivata proprio agli onori della cronaca in tempo per regalarle un diciottesimo compleanno con il botto non può non essere sfruttata, dal momento che probabilmente ora le sarà difficile contare ancora sul "buon cuore" di qualche disinteressato presidente del consiglio che, essendo "troppo buono" le aveva voluto donare qualche pensierino in oro, denaro, auto e serate a suon di bunga bunga.
Certo, in un paese come il nostro dove si costruisce l'integrazione con piccoli passi faticosi, in un paese dove le scuole sono il primo terreno di scontro e di incontro tra culture diverse, in un paese dove i problemi delle donne straniere sono spesso tanti e pesanti, celati sotto il silenzio impenetrabile di veli e di burqa difficili da comprendere, una donna come Ruby divide più che mai.
Cosa pensa la comunità marocchina di Ruby? Non ci sono prese di posizione, non ci sono comunicati stampa, non ci sono parole ufficiali o ufficiose in proposito, Ruby sembra essere diventata invisibile verso quella che dovrebbe essere, almeno in parte, la sua comunità di appartenenza.
Strano come sia sempre difficile raggiungere una via di mezzo, e come a volte gli sforzi di decenni possano subire arresti incontrollabili per via di esempi come questo, cattivi esempi che non rappresentano un modello per nessuno, né per le diciottenni nostrane che sollevano i loro coretti dalle discoteche, né per le giovani donne di origine marocchina (come tante altre di tutto il mondo del resto) che cercano di investire le proprie energie nello studio per costruirsi un futuro.
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